Bevilacqua E. Autoritarismo e modernità. Forme sociali e limiti politici del razionalismo

Author: Emiliano Bevilacqua

Abstract

Heinrich Popitz suggerisce che la libertà sia una disposizione all’agire derivante dal bisogno di riconoscimento sociale e di futuro prossimo; il potere, di conseguenza, opera sui valori che orientano i comportamenti in un contesto sia relazionale che storico. Poiché l’ordine sociale moderno motiva all’agire sulla base della razionalità strumentale, prospettando un unico modello valoriale, è possibile considerare il razionalismo moderno come una matrice autoritaria nel caso in cui sacrifichi le disposizioni emozionali del soggetto imponendo regolarità comportamentali univoche che predispongono all’aggressività. Valorizzeremo le riflessioni weberiane sul rapporto tra soggettività e potere nell’etica calvinista per segnalare come il contributo di Wilhelm Reich sia un invito a considerare gli eccessi del potere come una conseguenza della regolazione repressiva di corpo ed emozioni all’opera nel processo di civilizzazione. L’attualità di una teoria sociale che preserva il valore politico della ragione ma indaga l’autoritarismo in base ad un’analisi sociologica dei fenomeni culturali risulta confermata alla luce della crisi democratica che caratterizza il nostro tempo.

Keywords: Potere, Razionalismo, Autoritarismo, Soggettività, Emozioni

DOI: https://doi.org/10.13131/unipi/khfm-zk69

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Notes on contributors

EMILIANO BEVILACQUA è professore associato di sociologia generale presso l’Università del Salento.
Email: emiliano.bevilacqua@unisalento.it

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