Author: Michela Donatelli
Quando l’obiettività è stata eletta a valore fondante della costituzione della scienza moderna, ciò che veniva lentamente a delinearsi era il profilo di una produzione del sapere eretto su un modello culturale ed epistemologico dal potere implicito, i cui valori di invisibilità e di disinteresse dell’osservante erano i criteri distintivi garanti della conoscenza scientifica: un potere ancorché più pervasivo, che poggiava su un “teatro della persuasione” le cui norme sottese tracciavano il ritratto di testimonianze che si pretendevano oggettive ma di fatto interpretavano una dominazione erudita e maschile (Haraway, 1996; Picardi, 2020).
DOI: https://doi.org/10.13131/unipi/mes7-jc67
Notes on contributors
MICHELA DONATELLI, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila
Email: michela.donatelli@univaq.it